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Foto di Betty Lazzarotto

Buone vacanze

Uno dei momenti più belli della vita sono le prime ore di vacanza dopo avere terminato il lavoro.
Quando non è ancora sera, quando non è ancora il giorno dopo, quando non è ancora il primo giorno di ferie, a partire dal quale, più o meno, incominci a contare quanti ne mancano.
È quell’intercapedine di tempo che intercorre tra il termine del lavoro e l’inizio ufficiale del riposo.

Bellissimo.

Esci, l’aria ti sembra diversa da quella che c’era quando sei entrata, se c’è il sole splende un casino, se piove, non piove così tanto.
Cammini e assapori la libertà, bene da considerare inequivocabilmente il più prezioso al mondo dopo la salute.
Pensi: è finita, stop, basta.
Pensi ancora: magari non torno, rimango nullafacente, trovo il modo per non lavorare più.
Giri, hai ancora addosso l’energia dell’occupazione quindi fai, fai, metti a posto, programmi, progetti, enumeri propositi, un po’ come il primo dell’anno.
Ecco, il primo momento di vacanza è un primo dell’anno.
Senti che, da quel momento lì, potrai raggiungere i risultati che ti prefiggi da anni.
Dimagrire, diminuire l’uso della tecnologia, cucinare consultando le ricette che hai messo via da secoli nei ritagli di giornale (lo sai che c’è Internet, ma la collezione cartacea l’hai iniziata molto tempo prima e sei in debito), uscire con gli amici con cui rimandi sempre, scrivere un libro, pulire tutta la casa da cima a fondo, smettere di fumare se fumi, ricominciare a fare sport se non lo fai più, eccetera, eccetera, eccetera.
L’adrenalina da linea di partenza ti tiene attiva sul tempo libero come se fosse l’ordine urgente di un cliente che non puoi perdere, come se fosse la consegna prioritaria utile ad un avanzamento di carriera.

Il tutto dura più o meno un’ora e mezza.

Poi, poi, ti agguanta il sonno.
La stanchezza.
La fatica.
Il torpore.
Forse, anche un po’ di depressione.

Dopo, esce tutto lo sfinimento che hai accumulato giorno dopo giorno e vuoi solo dormire.
Dopo, vuoi solo non fare più niente, assolutamente più niente.

E, a quel punto, finalmente, sei in vacanza davvero.

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