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I papà con la carriola

Molti sono i papà che spingono passeggini, tengono a mano bambini scalpitanti o seguono figli che scappano per la via. Molti più di prima. Mamme che lavorano, cultura che cambia, a beneficio di tutti.
Stamattina, era divertentissimo guardarne alcuni.
Primo papà: spinge passeggino mentre chatta al cellulare. Sguardo illuminato da luce Fled, mano destra che spinge, camminata adeguatamente lenta, traettoria incerta.
Secondo papà: spinge passeggino come se fosse carriola, braccia larghe, gambe pure, sguardo verso orizzonte, pensieri al lavoro.
Terzo papà: spinge passeggino, vuoto, rincorrendo bambino sfuggito come se fosse un bersaglio, sguardo terrorizzato, fronte perlata.
Fanno troppo ridere.
Certo, non sono tutti così, anzi, potrei essere incappata in tre eccezioni e adesso scrivo a vanvera, ma quei tre facevano troppo ridere.
E che sia proprio questo il loro ruolo?
Divertire?
Sdrammatizzare?
Alleggerire?
Io credo che ci possano riuscire benissimo, ammesso che il nostro sguardo, di donne, sia divertito e intenerito e non arrabbiato e recriminatorio.
Il fatto che una volta i papà fossero severi e a loro era destinato il ruolo di cattivi e di giusti, lontani da casa perché spingevano una carriola mentre noi stavamo con i bambini, non conta più.
Ora è compito di tutti cambiare.
Chi siamo noi (donne) e chi sono loro (uomini) nel compito educativo è tutto da riscrivere.
Occorrono alleanza, dialogo, comprensione, ma, sicuramente, tanta ironia.
Ridere potrebbe essere la nostra salvezza.

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